(Google Translation) On a small plot of 18x20 ml, this residential building is constructed for four quarters, which develops an area of ??450 square meters, inclusive of 250 sqm and 200 sqm residential distributed vertical connections between municipalities (with lift and staircase), basement (with basement and utility rooms) and above unampia endowment loggias, balconies and terraces. The intervention comes dallopportunità the demolition of an existing building, originally 50 years, around which were wildly over time accumulated some superfluous accessory, recently condoned but hardly suitable for residential purposes. In a previous version of the project, existing The building was renovated instead, demolishing only the additions to convert the surface into the organic expansion: however, this solution was discarded because it was deemed unprofitable from the economic and distributive. The lot is located in the locality Rivazzurra, immersed in someArea characterized by intense urbanization and poor planning, with close repetition of small residential buildings, according to the rapid settlement pattern that has characterized the coastline of the Adriatic coast, in the wake dellespansione tourism in the 50 and 60. One of the main constraints that have affected the project, in fact, was the respect of borders and distance from surrounding buildings, in light of current regulations. The design theme is centered on the juxtaposition of two primary architectural categories: a collection of volumes and minimal white, plastered with photocatalytic shave, and a shell of volume with the morphology of archetype-house, completely covered in zinc-titanium sheets stapled. Lagglomerato settles for joints massive and thick, leaving leaked stereometric the singularity of each volume inside of a compact fusion dinsieme, as if lassetto final derived from the progressive decomposition of a monolithic body original. Allagglomerato of volumes enshrines the shell-archetype: its virtual template rational, evoking memories of a home-type with gable roof, is irreversibly de-structured by asymmetric deformation of the facades, stratified by the disconnection of the plans, the large openings that corrode and empty it, reducing it to a housing volume. The two architectural categories do not appear to interact but simply co-exist, such as attendance alienated object, penetrating with indifference. One senses, however, that the morphological events that characterize this condition may result from the presence, like the changes inflicted on each other. In the space of non-saturated dallagglomerato volumes, surfaces, as unescrescenza sudden, a third architectural category: the bowels of the shell-archetype, natural resin finish continues geomalta of lit color burgundy. Lagglomerato seems to have replaced with traumatic graft alloriginario functional core-shell archetype, of which now only a trace remains ambiguous: the bowels have lost a coherent link with their housing, are estranged from the container contents, and through the overflow openings the shell-archetype trasgredendone volumetric boundaries freely. ________________________________
Su un piccolo lotto di 18x20 ml, viene costruito questo edificio residenziale per quattro alloggi, che sviluppa una superficie di 450 mq, comprensiva di 250 mq abitativi e 200 mq distribuiti fra collegamenti verticali comuni (con ascensore e scala esterna), piano interrato (con tavernetta e locali di servizio) e soprattutto unampia dotazione di logge, balconi e terrazzi.
Lintervento nasce dallopportunità della demolizione di un edificio preesistente, originario degli anni 50, attorno al quale si erano nel tempo disordinatamente accumulate alcune superfetazioni accessorie, recentemente condonate ma difficilmente adattabili a fini residenziali. In una precedente versione del progetto, ledificio preesistente veniva invece ristrutturato, demolendo soltanto le superfetazioni, per convertirne la superficie in organico ampliamento: tale soluzione era stata tuttavia scartata perché ritenuta poco vantaggiosa sotto il profilo economico e distributivo.
Il lotto è ubicato in località Rivazzurra, immerso in unarea caratterizzata da intensa urbanizzazione e scarsa pianificazione, con reiterazione ravvicinata di piccoli edifici residenziali, secondo il rapido modello insediativo che ha improntato la fascia costiera della riviera romagnola, sulla scia dellespansione turistica negli anni 50 e 60. Uno dei principali vincoli che ha condizionato il progetto, infatti, è stato il rispetto delle distanze dai confini e dagli edifici circostanti, alla luce delle normative attuali.
Il tema progettuale risulta incentrato sulla contrapposizione di due categorie architettoniche primarie: un agglomerato di volumi bianchi e minimali, intonacati a rasatura fotocatalitica, e un guscio di volume con morfologia di archetipo-casa, interamente rivestito in lastre aggraffate di zinco-titanio.
Lagglomerato si assesta per articolazioni massive e corpose, lasciando trapelare la singolarità stereometrica di ogni volume allinterno di una compatta fusione dinsieme, come se lassetto definitivo derivasse dalla progressiva scomposizione di un corpo monolitico originario. Allagglomerato di volumi si incastona il guscio-archetipo: la sua virtuale sagoma razionale, evocante il ricordo di una casa-tipo con tetto a due falde, appare irreversibilmente destrutturata dalla deformazione asimmetrica delle facciate, dalla sconnessione stratificata dei piani, dalle ampie bucature che la corrodono e la svuotano, riducendola a carcassa di volume.
Le due categorie architettoniche non sembrano interagire ma semplicemente coesistere, come presenze oggettuali alienate, compenetrandosi con indifferenza. Si intuisce tuttavia che gli accadimenti morfologici che le caratterizzano potrebbero derivare da tale condizione di compresenza, alla stregua di alterazioni reciprocamente inferte.
Nello spazio non saturato dallagglomerato di volumi, affiora, come unescrescenza improvvisa, una terza categoria architettonica: le viscere del guscio-archetipo, con finitura continua in resina naturale geomalta, di acceso colore vinaccia. Lagglomerato sembra infatti essersi sostituito, con traumatico innesto, alloriginario nucleo funzionale del guscio-archetipo, di cui permane ora solo una traccia ambigua: le viscere hanno perso un legame coerente con il loro involucro, sono contenuto estraniato dal contenitore, e debordano attraverso le bucature del guscio-archetipo, trasgredendone liberamente i confini volumetrici.
2006
2010
Raumplan Architetti: arch. Cosetta Gigli + arch. Alessio lenzarini